Torino – Con l’arrivo anticipato del picco influenzale, i pronto soccorso della regione stanno affrontando un’affluenza importante, circa 210 accessi al giorno per ogni singolo pronto soccorso. Numeri che superano le aspettative stagionali, con stime di 400.000 persone colpite dall’influenza negli ultimi due mesi e oltre 4.500 accessi ospedalieri registrati al 31 dicembre 2024.
In questo scenario di emergenza sanitaria, i Volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, già presenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino, grazie all’accordo con Regione e ASL, offrono un ulteriore contributo assistenziale di primo supporto, mettendo a disposizione la loro esperienza e la loro professionalità acquisita negli anni di servizio attivo, negli eventi emergenziali, in particolare negli anni dell’emergenza pandemica.
Riconoscibili dalle loro uniformi rosse e blu che li contraddistingue, i Volontari ANC hanno seguito uno specifico percorso formativo per questo delicato compito. Il loro ruolo principale è fornire assistenza informativa ai pazienti e ai loro familiari, aiutando a gestire l’ansia e lo smarrimento che spesso accompagnano l’accesso al pronto soccorso.
In un momento in cui il personale medico e infermieristico è sottoposto a forti pressioni emotive e operative, la loro presenza contribuisce a facilitare le procedure di accesso favorendo il senso di sicurezza, a migliorare l’esperienza complessiva dei pazienti.
L’impegno dell’ANC nel contesto del picco influenzale
La presenza dei Volontari ANC assume un valore ancora più significativo nell’attuale situazione sanitaria. Il picco influenzale è giunto in anticipo rispetto alle previsioni, complicando ulteriormente la gestione delle strutture ospedaliere già impegnate nella lotta contro altre patologie stagionali.
Secondo le stime, nella sola ultima settimana sono stati registrati 34.000 nuovi casi di influenza, con il rischio di ulteriore incremento a seguito della riapertura delle scuole. Questa situazione richiede un’organizzazione efficiente e una risposta tempestiva, e l’Associazione Nazionale Carabinieri sta offrendo il suo contributo professionale.
Una risposta positiva dalla comunità
La Cittadinanza ha accolto con favore l’iniziativa, esprimendo apprezzamento per l’assistenza offerta dai Volontari ANC. La loro presenza non solo facilita le operazioni logistiche all’interno del pronto soccorso, ma offre anche un sostegno umano e rassicurante alle persone in attesa di cure. La capacità di fornire informazioni chiare e di orientare i pazienti contribuisce a ridurre i tempi di attesa percepiti e a migliorare il clima all’interno delle strutture sanitarie.
Verso un modello replicabile
Questa esperienza potrebbe rappresentare un modello per altre strutture sanitarie nella regione e oltre. La collaborazione tra Istituzioni Pubbliche e Organizzazioni di volontariato, si rivela una strategia efficace per potenziare i servizi essenziali ed affrontare situazioni di crisi con maggiore resilienza.
È senz’altro incoraggiante osservare come il tessuto sociale si mobiliti con così grande efficacia di fronte alle emergenze sanitarie e I Volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri dimostrano che il contributo di ciascuno può avere un impatto significativo, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. La loro azione non solo alleggerisce il carico sulle strutture sanitarie di primo intervento, ma rafforza anche il senso di comunità e mutualità tra i cittadini.