L’esercitazione Rochemolles 2024”, organizzata dal settore Protezione civile della Regione Piemonte ed avente come scenario il collasso della diga di Rochemolles si è conclusa nel pieno rispetto di tutte le procedure previste.

I principali temi che si sono affrontati nel corso dell’esercitazione sono stati la gestione delle allerte e delle fasi operative, la verifica delle aree di emergenza, l’attività di sorvolo e di supporto visivo dei luoghi mediante l’uso di droni, la sorveglianza in sito dei punti critici, il test sulla piattaforma IT-Alert, il censimento dei danni mediante le schede di rilievo.

“Si è trattato di un’iniziativa davvero importante per testare la risposta del sistema e della popolazione verso eventi di questo genere, che naturalmente si spera non debbano mai accadere – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Un ringraziamento particolare va alle Amministrazioni comunali, ai funzionari regionali e ai volontari che hanno organizzato l’evento”.

I dettagli dell’esercitazione

Si è iniziato nella giornata del 2 ottobre, dedicata alla simulazione di un graduale peggioramento delle condizioni meteorologiche, con l’emissione di un bollettino di allerta da parte di Arpa Piemonte, a seguito delle quali sarà messa in atto la sequenza delle fasi di allerta diga e l’attivazione delle relative procedure e fasi operative.

Tale attività è stata caratterizzata in prevalenza dallo scambio di comunicazioni previste da protocollo tra i vari soggetti interessati (Arpa Piemonte, Sala operativa regionale, uffici tecnici regionali, gestore della diga, Prefettura e Città Metropolitana di Torino, Amministrazioni comunali).

Nella prima mattina di giovedì 3 ottobre si è svolta un’intensa attività di sorveglianza territoriale sia via terra che mediante il sorvolo effettuato da droni. A seguito di un ipotetico graduale innalzamento dei livelli dell’invaso della diga è stata dichiarata la fase di pericolo e sono state quindi attivate le operazioni di evacuazione preventiva di civili e operatori posizionati al di là della possibile fascia di invasione dell’acqua e nelle aree di emergenza individuate dal Comune di Bardonecchia.

Successivamente il gestore della diga ha comunicato la fase di allerta “Collasso Diga” e alle ore 11 il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha lanciato il test IT-Alert per avvisare la popolazione. Su tutti i telefoni cellulari attivi nella zona a valle della diga è arrivato il seguente messaggio: “TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

Ultimo passaggio la fase di simulazione del censimento dei danni sugli edifici posti nell’area allagabile con il sopralluogo di 20 squadre di rilevatori composti da funzionari dei vari uffici tecnici della Regione Piemonte.

Durante lo svolgimento dell’esercitazione sono state impiegate circa 300 persone tra tecnici della Regione e volontari di Protezione civile.

La Sala operativa dalla quale è stata controllata la situazione e sono stati gestiti i collegamenti tra i vari enti interessati è stata allestita nel Palazzo delle Feste di Bardonecchia.

FONTE (Piemonte Informa)

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